giovedì 5 luglio 2012

NON ARRENDIAMOCI, NON LASCIAMOLI SOLI

E-mail ricevuta il 2 luglio 2012 dalla volontaria Rossella Tripodi che è stata al Corteo Nazionale a Montechiari. Le sue parole mi hanno colpito e ho pensato che potessero essere un buono strumento per passare il messaggio anche ad altri. Grazie di cuore a tutti i volontari che lottano ogni giorno per porre fine a questa terribile situazione.

Sabato sono stata a Montichiari per la manifestazione a favore della
chiusura dell’orami tristemente noto allevamento di beagle per la
vivisezione.
Mi dà sempre un certo ottimismo  vedere arrivare pullman pieni di
gente che , nonostante le temperature sud africane, sceglie di venire
a manifestare  piuttosto che andarsene in spiaggia.
Fa anche una certa impressione, vedere un Comune come Montichiari,
pullulare di persone tanto diverse,  come se fosse una località
turistica.
Accenti di gente che arriva da tutta Italia e ovunque cartelli
dedicati a loro, i beagle,  che dalle loro gabbie , non possono
sentire le urla di chi si batte per i loro diritti .
Si vedono capannelli di gente che si incontra sempre e  di nuovo lì a
Montichiari, perché per molti è ormai un appuntamento fisso .
Li vedi parlare queste persone, e poi scuotere la testa perché il
pensiero vola sempre alla sinistra “collinetta verde” e i sorrisi
automaticamente si smorzano solamente a nominarla.
Siamo tanti questa volta e l’impressione e la speranza è che una forza
così compatta possa significare qualcosa.
La strada , dal punto di incontro è piuttosto lunga , ma neanche il
soffio rovente di “Caronte  riesce a fermare i ragazzi, le donne, i
bambini e persino gente che sfila in carrozzina per le strade di una
Montichiari che non vede partecipazione da parte dei suoi cittadini.
Chiusi nelle loro villette con i gerani alle finestre, solo qualcuno
si affaccia forse scocciato dal rumore o incuriosito una volta di più
da ciò che  è risaputo , ma che appare solo come qualcosa di scomodo.
Il corteo passa davanti a un centro dove dei ragazzi stanno giocando a
pallavolo con l’acqua alle caviglie e gli slogan  vengono soffocati
dalla musica ,  che appositamente viene alzata esageratamente .
Ed è un ennesimo schiaffo a degli esseri viventi  per cui si chiede
giustizia e questo mi è intollerabile -
Non si può mancare di rispetto a chi si batte per la vita di un essere
vivente. E' schifoso.
Allucinata mi i sono guardata intorno e vedevo forze dell’ordine in
tenuta antisommossa a rosolare sotto il sole.
Pensavo al mestiere ingrato di dover essere pagati per andare contro
ogni  logica , contro il rispetto per la vita.

Ma la cosa che mi toglie il respiro più del calore, più di ogni altra
cosa è prendere atto di essere "fuori posto".
Capisco che anche il nostro bel paese e civilizzato Paese mi sta tradendo .
Degli agenti mi tengono sotto controllo  perché grido che torturare
gli animali non è giusto perché non è civile , ma la Legge poco lo
tollera e quindi automaticamente divento una delinquente, come nei
paesi del terzo mondo .
I  cittadini modello, stanno con i piedi in acqua a giocare  non certo
a manifestare come sto facendo io e come stanno facendo tutte le altre
persone che ho intorno.
Mi amareggio e continuo a camminare .
IL corteo si ferma prima di arrivare allo stabilimento di Green Hill .
Non si può più andare avanti ed è una minaccia più che un avvertimento
quella che viene recepita da chi voglia  tentare di andare avanti e
manifestare davanti  ai cancell dello stabilimento, i come si è sempre
fatto.
Molti si spaventano, ci sono famiglie con i bambini , e in mezzo alla
moltitudine forse anche curiosi che credevano che sarebbero piovuti
cuccioli di beagle dal cielo.
Che i poliziotti o gli stessi che infliggono torture ai cani , glieli
avrebbero ceduti consegnandoli tra le loro mani come bimbi in fasce.
Non funziona così.
Molti se ne vanno delusi, altri si fermano a mangiare un panino e io
mi incazzo perchè non è un bivacco,  altri decidono di andare avanti
per vie alternative , perché la “verde collina” ha tante piccole
stradine laterali per chi vuole davvero gridare  ancora una volta che
Green Hill è barbarie , è horror allo stato puro.
Non ci vuole   fegato a chiamare un lager per animali  con un nome
tanto rassicurante ?
Come se il Mulino Bianco, confezionasse granate o bombe atomiche, come
se nei vasetti del Bianco Muller, trovassimo sterco.
E più o meno è questo il sapore che mi  sale in bocca quando scandisco
il nome di Green Hill…IL nome stesso , tradisce un desiderio di
camuffare , di nascondere,  che mi risveglia un profondo e cupo
malessere.
Quello che è successo , una volta arrivati ai cancelli è difficile da dire.
Le mani dei manifestanti erano in alto in segno di resa , poi
improvviasamente tutti si sono messi a correre e anche io sono
scappata , via, via di là per paura di prendere una botta in testa,
per paura di essere magari fermata, arrestata , chissà..
PAURA.
Perché orami  bisogna aver paura  se stai dalla parte giusta , paura
per ciò   che un domani verrà visto come vediamo oggi i lager nazisti,
l’Inquisizione e i mille cupi orrori che fanno parte della storia
dell’uomo.
Ci hanno talmente abituati a farci credere di vivere in una favola da
renderci ciechi di fronte alla realtà delle cose.
Basta mettere su un prodotto,  l’etichetta  con il muso di un cane
felice, per farti credere che gli animali siano amati.
Ti fanno vedere mucche viola nei pascoli, bovini completi di spiga in
bocca  e ti nascondono gli orrori dei macelli.
Ti vendono petauri dello zucchero , cani della prateria , pitoni
sottratti dal loro habitat naturale, destinati poi a  consumare la
loro vita nel tuo bilocale a Mlano,  e ti fanno  credere di essere un
novello tarzan, un amante degli animali.
Ti vendono docciaschiuma ai fiori di bach...testati su animali.
Non c'è  prodotto che non sia pubblicizzato con un  animale di fianco
., dalle caramelle alla spugna per lavare i piatti. Tutti amano gli
animali , ma nessuno muove un dito per loro.
Ti fanno credere che la vivisezione sia una cosa CIVILE.
Ti fanno credere talmente tante cose che non hanno riscontro nella
realtà che quando inizi a notarle e ad annotarle,  ti viene davvero
paura.
PAURA
E allora ti nascondi i dietro la tua pianta di gerani, come fanno a
Montichiari quando passa il corteo, alzerai la musica per non sentire
i manifestanti turbare la quiete dei tuoi pomeriggi , chiederai alla
tua mente di non pensare e ai tuoi occhi di non vedere-
Poco importa che ai cani per la vivisezione vengano tagliate le corde
vocali per non urlare, per non guaire di dolore .
Esiste qualcosa di più atroce?
E mentre ancora scendo in mezzo ai campi, vedo un cane con i suoi
padroni, rotolarsi felice in mezzo all'eba nella luce dorata del
tramonto.
In tanti si fermano rapiti da questa scena semplice , naturale, che s
e che tanto banale non è  per gli oltre 2500 cani intrappolati
nell'inferno, lì , su Collina Verde.

NON ARRENDIAMOCI. NON LASCIAMOLI SOLI.

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